Osservazione della fauna selvatica nelle Dolomiti

Le Dolomiti sono un insieme eterogeneo di vita: flora e fauna coesistono, creando un ecosistema diversificato. Grazie alla varietà degli habitat, numerose specie animali hanno trovato il loro ambiente ideale dove vivere.

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Cervo nelle Dolomiti

Incontrare, osservare e conoscere gli animali che popolano queste montagne

Quale fauna selvatica si può osservare alle porte del parco Puez-Odle?

La fauna cambia con l’ambiente. Partendo dal sottobosco, si possono trovare piccoli animali come rettili, anfibi, scoiattoli, lepri, martore, faine, donnole, tassi, volpi. Il re indiscusso del bosco è l’imponente cervo ma è più comune incontrare i caprioli, più piccoli di dimensioni, che nelle prime ore del giorno e in quelle serali escono facilmente dal bosco. Salendo sugli altipiani in alta quota, non è difficile avvistare la presenza di marmotte. Camosci e stambecchi popolano i suoli più rocciosi sulle cime frastagliate delle montagne.

Non tralasciamo l’altrettanto varia ed affascinante avifauna: galli cedroni, picchi, pernici, rondini di montagna, gufi di cui puoi sentire il richiamo nelle notti. Queste sono solo alcune delle molte specie che vivono nei cieli e nei boschi delle Dolomiti. Alza lo sguardo verso le cime più alte e cerca la maestosa aquila reale.

L’inverno silenzioso

La fauna cambia anche con l’alternarsi delle stagioni.

In inverno uscendo nelle prime ore del mattino per osservare le impronte lasciate nella neve fresca si scopre un mondo popolato da lepri e caprioli. In questa stagione le lepri variabili – chiamate così perché il loro manto cambia con il mutare delle stagioni – sono di colore completamente bianco ad eccezione di una macchia nera sulle punte delle orecchie.

Sia le lepri che i caprioli non temono il freddo, dato che possono fronteggiare temperature anche molto rigide, mentre altri animali – come la volpe – durante l’inverno sono solite scendere a quote più basse in cerca di cibo.

L’avifauna invernale è rappresentata da varie specie di cince, ballerine bianche, fringuelli e cardellini, che possiamo incontrare passeggiando nel bosco, mentre la pernice bianca (Lagopus muta) si può trovare solo ad altitudini più elevate, su vette che vanno dai 2000 ai 3000 metri s.l.m. – è una specie che abita ambienti artici e della tundra.

In inverno il suo piumaggio è interamente bianco, ad eccezione delle piume esterne della coda, che rimangono nere tutto l’anno e il maschio presenta una striatura nera dall’occhio al becco e marcate caruncole rosse sopra gli occhi.

Una caratteristica di questa specie è quella di avere le zampe piumate, un adattamento che la specie ha sviluppato per difendersi dal freddo e per camminare nella neve – da qui deriva anche il suo nome, dal latino “piede di lepre”. In inverno trovano rifugio nelle insenature del terreno, che mantengono una temperatura maggiore.

Nella stagione invernale molte specie di animali riducono la quantità e la qualità del loro nutrimento: il gallo cedrone in mancanza di bacche si può nutrire anche di cibi più poveri come aghi di pino e rametti, le marmotte rallentano il proprio metabolismo per riuscire a passare molti mesi in letargo, e anche i caprioli usano le riserve di grasso accumulate nei mesi estivi.

Primavera: prati in fiore e periodo del corteggiamento

Con lo sciogliersi della neve e la fioritura dei prati in primavera si ha un’esplosione di colori di fiori come il tarassaco, la rosa alpina, la genziana azzurra, arnica, il crocus, primule, l’erica, la calluna e l’erba trinità.

È all’inizio di questa stagione che tornano gli uccelli migratori e le varie specie che nidificano in zona, per poi volare verso temperature più miti con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

Approcciandosi all’Ütia de Börz si possono notare i nidi dei balestrucci, appartenenti alla famiglia delle rondini, impegnati a catturare piccoli insetti per rifocillare i pulli. Il balestruccio è un uccello migratore e colonico, che costruisce il nido attaccando del fango alle pareti degli edifici.

La primavera per alcuni animali è anche la stagione del corteggiamento e dell’accoppiamento.

Già allo sciogliersi della neve e fino a fine di maggio e inizio giugno, il gallo cedrone (urogallo) per primo si adopera per attirare le femmine esibendosi in parate nunziali e respingendo con ferocia i possibili avversari. Il corteggiamento coinvolge vocalizzi e richiami, simile a uno schiocco di lingua, accompagnati da una coreografia fatta di movimenti ritmici del collo, salti e apertura a ventaglio del piumaggio della coda. Il richiamo dell’urogallo può essere udito fino a 100 metri di distanza. Territoriale durante la stagione degli amori, il gallo cedrone è inconfondibile: caratteristici sono il sopracciglio rosso acceso, una “barbetta” sotto il mento e una macchia bianca al lato delle ali.

Anche i fagiani di monte, più noti come galli forcelli, si esibiscono sfidandosi l’un l’altro nelle arene nelle prime ore di luce e al tramonto. Il forcello si distingue dal cedrone per la dimensione più contenuta, il piumaggio bianco della coda, mentre le femmine sono simili nei colori ma quella del gallo forcello è più piccola.

Con le temperature più miti fanno la timida comparsa anche le marmotte, risvegliatesi dal torpore invernale. L’accesso delle tane si riconosce dallo smottamento nel terreno, sotto al quale si nasconde un intricato groviglio di gallerie, dove questi roditori trovano riparo e se disturbate emettono un fischio di allarme.

Per i cervi è tempo di tornare ai quartieri estivi dopo l’inverno.

L’estate dei caprioli

Dalla primavera inoltrata e per tutta l’estate, passeggiando per i sentieri alle prime luci dell’alba, si possono avvistare caprioli in cerca di cibo tra l’erba alta. Sono animali molto adattabili ma anche molto schivi. Il loro manto muta dal colore scuro dell’inverno al fulvo acceso durante l’estate. Per i caprioli con l’estate inizia anche la stagione degli amori.

Sulle cime dei cirmoli potrete scorgere le nocciolaie, una specie di volatile della famiglia dei corvidi, col corpo di color marrone cioccolato, punteggiato da macchie bianche – ad eccezione delle ali, completamente nere. Vive in simbiosi con l’albero del pino cembro (cirmolo), di cui si nutre dei noccioli, e funge da importante mezzo per la dispersione dei semi. La nocciolaia possiede un’acuta memoria per ritrovare i semi nascosti per scorta dopo diversi mesi.

I gracchi alpini, ormai abituati agli escursionisti, vi accompagneranno dalla forcella fino in cima al Pütia, mentre volgendo lo sguardo verso i pendii rocciosi ad altitudini più elevate potreste riuscire ad avvistare i camosci, solitamente in gruppo e abbarbicati anche per i versanti più ripidi.

L’autunno, la stagione del bramito del cervo.

L’ungulato più iconico delle Dolomiti è senza dubbio il cervo. Nella stagione riproduttiva questi ungulati adottano differenti tipologie di combattimento: il bramito è infatti un “combattimento vocale” tra due maschi che si contendono la posizione di dominanza. Un altro modo che due esemplari maschi hanno per sfidarsi è rappresentato dalle marce parallele: mostrando il lato più largo del corpo cercano di misurarsi a vicenda.

Se ciò non fosse sufficiente per stabilire la supremazia tra due esemplari, lo scontro successivo avviene per mezzo dei loro palchi – le protuberanze ossee del cranio – i quali, cozzando tra loro, risuonano per le vallate nelle fresche notti d’autunno.

In questa stagione il capriolo cambia il suo manto, assumendo il manto invernale di color grigio-bruno, e termina il periodo territoriale, cosicché i caprioli ritornano a vivere in gruppi durante l’inverno.

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Non è difficile e tantomeno raro avere emozionanti incontri ravvicinati con la fauna selvatica durante un’escursione nel bosco o sulle montagne. È un momento meraviglioso e affascinante, ma è della massima importanza comportarsi in modo appropriato e rispettoso: osserva gli animali da lontano e, ovviamente, scatta qualche foto per ricordare questo momento unico, ma ricordati di rimanere in silenzio, di non fare movimenti bruschi per non impaurirli e non dar loro da mangiare.

Qual è la vostra stagione preferita?





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