Trekking al Passo delle Erbe

Il Parco Naturale Puez-Odle presenta diverse possibilità per gli escursionisti e per gli appassionati di trekking. Il Passo delle Erbe è infatti un ottimo punto di partenza per numerosi sentieri ed itinerari escursionistici di varia difficoltà. La Roda de Pütia è l'escursione più conosciuta, un giro ad anello di circa 12 km intorno al Sass de Pütia, icona e simbolo del Passo delle Erbe.

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Itinerari di trekking estivi dal Passo delle Erbe

Trekking nel Parco Naturale Puez-Odle

L'escursionismo è di gran lunga l'attività estiva più gratificante nelle Dolomiti e il Passo delle Erbe offre sentieri ed itinerari escursionistici per qualsiasi livello di allenamento e tecnica. Molti punti panoramici sono raggiungibili direttamente dal nostro albergo alpino, per ammirare l’alba o il tramonto sulle Dolomiti.

Svegliati la mattina ed inizia subito la tua avventura sui sentieri delle Dolomiti!

Icona e simbolo del Passo delle Erbe è il Sass de Pütia che svetta imponente sul paesaggio circostante con le sue forme frastagliate ed inconfondibili. Attorno a questa cima dolomitica si snodano svariati sentieri di varia lunghezza e difficoltà. Osservandolo, è quasi impossibile non farsi prendere dalla voglia di raggiungere la cima ed osservare il mondo dall’alto.

 

Roda de Pütia

Il giro ad anello del Sass de Pütia è sicuramente l’escursione più conosciuta qui al Passo delle Erbe. E’ un itinerario di circa 12 km con un dislivello di circa 900 metri che si sviluppa intorno al massiccio del Putia.

Dal Passo delle Erbe si segue il sentiero 8A fino alle Ütia Fornella e Ütia Sotpütia, malghe situate in posizione panoramica sotto il Sass de Pütia. Da lì si segue il sentiero sulla destra in direzione  forcella del Pütia (2.263 metri). Il primo tratto è in quota per i primi 600 metri. Poco dopo la sorgente il sentiero inizia a salire di 280 metri di dislivello per i successivi 2,2 km.

Per proseguire il giro ad anello, dalla forcella si prosegue inizialmente in discesa su una larga mulattiera per i prati fino alla malga Vaciara. Dalla malga Vaciara si prosegue fino al Passo Göma (2.106 metri), un punto panoramico ds cui si possono ammirare la Cima Dieci, la Marmolada, il Sasso Croce, il Lavarella e il Conturines.  Dal passo Göma il sentiero si fa più stretto addentarndosi nel bosco, inizialmente in discesa e poi abbastanza in quota fino all’Ütia de Göma. Sempre passando tra prati e tratti boschivi vi ritroverete di nuovo ai piedi del Sass de Pütia all’Ütia Fornella.

Dalla forcella potete anche decidere di raggiugere la cma del Sass de Pütia o di allungare il giro passando dal Rifugio Genova:

  • Per arrivare sulla cima principale (2.875 metri) dovrete affrontare gli ultimi 150 metri di via ferrata. La salita è impegnativa ma la vista panoramica a 360 gradi sulle Dolomiti ripaga dello sforzo. In alternativa, potete salire sulla cima del “piccolo Pütia” (2.812 metri) che non prevede ferrata;
  • Se optate di deviare fino al Rifugio Genova, dalla forcella prendete il sentiero Nr.4 in direzione “Rifugio Genova”, attraversando in quota prati alpini dove è possibile avvistare le marmotte e arrivando ad un punto panoramico con vista sulla Marmolada, sul Sassolungo, sul gruppo del Sella e Sass Pordoi.

Oltre alla Roda de Pütia, il Passo delle Erbe è il punto di inizio ideale anche per altri percorsi. Essendo in cima ad un passo, ci sono vari trekking più o meno facili che si snodano sia dal lato della Val Pusteria che da quello della Valle Isarco.

Vi presentiamo i nostri trekking preferiti.

Trekking in Val Badia

  • Longiarü – Malga Ciampcios – Longiarü

A Longiarü si lascia l’auto nel parcheggio Pares, da dove inizia la mulattiera nr. 5A che porta alla malga Ciampcios passando per prati alpini, boschi di conifere, oltrepassando qualche baita tradizionale. Arrivati alla malga Ciampcios a 2000 metri si può godere di una vista sulla Furcheta e il Sass dla Crusc. Per ritornare a Longiarü si può percorrere lo stesso sentiero a ritroso o prendere il sentiero nr.5 che consente di fare un giro ad anello.

Km: 8

Tempo di percorrenza: 3-4 h

Dislivello: 470 metri fino al Ciampcios

Se volete allungare il percorso, dalla malga Ciampcios si può continuare fino alla malga Medalges, passando o meno dalla Focella de Furcia, per poi tornare indietro verso il Ciampcios.

Un’alternativa green è raggiungere Longiarü dal Passo delle Erbe utilizzando i mezzi pubblici.

  • Longiarü – Malga Ciampcios – Malga Medalges – Rifugio Genova – Longiarü

Fino all’Ütia Ciampcios si segue come al punto 1. Successivamente si prosegue per la malga Medalges, a ridosso della Forcella del Furcia, il paesaggio è nettamente mutato, con la vegetazione rappresentata da prati alpini frammentati qua e là da baite. Raggiunta la Forcella del Furcia la vista si apre sulle Odle, imboccando il sentiero nr. 3 (Alta Via delle Dolomiti) fino al Rifugio Genova. Da li si torna a Longiarü percorrendo il sentiero nr. 4. L’ultimo pezzo si snoda nella Valle dei Mulini.

  • Rifugio Montemuro

Il trekking che dal Passo delle Erbe porta al Rifugio Montemuro è un percorso di media difficoltà con una durata complessiva di circa 4 ore. La traccia parte dal parcheggio del Passo delle Erbe e segue un sentiero attraverso prati e boschi fino a il parcheggio Pe de Börz (120 di dislivello negativo). Dal parcheggio il percorso diventa più impegnativo e in salita seguendo la mulattiera nr. 1 passando in mezzo al bosco fino al rifugio Montemuro, da dove si può godere una vista panoramica che vi ripagherà degli sforzi.

Altrimenti dal parcheggio potete prendere il sentiero nr. 2 fino alla malga Pecol e poi proseguire per Montemuro.

Dal rifugio è possibile raggiungere la vetta del monte (2.330 metri), marcata con una croce, in circa mezzora di cammino.

Passando per Pecol e ritorno dalla mulattiera panoramica: km 9

Tempo di percorrenza: 3-4 h

Dislivello: 470 metri

  • Munt da Rina

Si può partire dal Passo delle Erbe seguendo il sentiero nr 1 passando per il rifugio Montemuro e la forcella di Luson. Dalla forcella si prosegue seguendo il sentiero 1° fino alla malga Munt da Rina, situata a 1.947 metri s.l.m.

L'escursione richiede un buon allenamento fisico, ma la vista panoramica sul Sass da Crusc che si può ammirare una volta raggiunta la malga vale sicuramente la fatica.

Dalla malga si può proseguire fino alla cima Col da Lech (2.175 metri) e al lago Lago del Colletto (2188).

La cima della Munt da Rina offre anche una vista panoramica sulla catena montuosa del Gruppo del Sella e sulle vette più alte delle Dolomiti, come la Marmolada, il Catinaccio e il Sassolungo.

È possibile anche iniziare l’escursione dal campo sportivo in località Rina, seguendo il sentiero nr. 26. 

Trekking in Val di Funes

  • Passo delle Erbe – Forcella del Pütia – Rifugio Genova – Malga Kaserill – Malga Zannes

Dal Passo delle Erbe si segue il sentiero 8A fino alle Ütia Fornella e Ütia Sotpütia, malghe situate in posizione panoramica sotto il Sass de Pütia. Da lì si segue il sentiero sulla destra in direzione forcella del Pütia. Il primo tratto è in quota per i primi 600 metri. Poco dopo la sorgente il sentiero inizia a salire di 280 metri di dislivello per i successivi 2,2 km. Arrivati alla forcella si prosegue sul sentiero che va a destra, in direzione Rifugio Genova.

In circa 30’ si raggiunge il rifugio Genova, passando per prati dove a sinistra è possibile avvistare qualche marmotta. Lungo il sentiero si apre la vista sulle Odle di Funes e di Eores.

Dal Genova si scende seguendo le indicazioni verso la Malga Kaserill per un sentiero stretto ma che non presenta difficoltà tecniche. Alternativamente si può passare anche dalla malga Gampen e poi riprendere il sentiero per la malga Kaserill. La Gampen si trova al centro della vallata, mentre la Kaserill è una piccola malga con vacche e orto sulla mulattiera a 2,50 km dalla malga Zannes. Dalla Kaserill gli ultimi 2,50 km sono una facile passeggiata seguendo la mulattiera.

Km: 16 km
Tempo di percorrenza: 5-6 h
Dislivello: 510 metri (dislivello negativo), 1120 (dislivello positivo)
  • Adolf Munkelweg

Il sentiero Adolf Munkel (Adolf Munkelweg, anche conosciuto con il nome “Via delle Odle”) è una escursione molto panoramica ai piedi delle Odle di Funes che non presenta particolari difficoltà tecniche, svolgendosi per la maggior parte in quota. Lasciata l’auto al parcheggio Zannes a Santa Maddalena in Funes, per i primi 20’’ si percorre una strada forestale, successivamente il sentiero si snoda in prevalenza nel bosco. L’anello più lungo consente di arrivare alla malga Brogles percorrendo in totale 13 km, ma è possibile anche fare il percorso più breve (di 9 km) percorrendo il sentiero 35 fino alla malga Casnago e poi al Rifugio delle Odle (1996 metri s.l.m.) Dal Rifugio delle Odle è un’altra ora e mezza di cammino per tornare al punto di partenza attraverso la strada forestale o il sentiero nr. 36.

Offre splendide vedute sulle cime circostanti e permette di immergersi nella natura incontaminata della zona. Il trekking è ideale per chi cerca una passeggiata panoramica senza difficoltà troppo impegnative, per questo è una ottima escursione anche per famiglie con bambini.

Km: 9
Tempo di percorrenza: 3:30
Dislivello: 400 metri
  • Malga Zannes – Rifugio delle Odle

Escursione più breve della precedente, anche da fare sulla via del ritorno se passi dalla Val di Funes.

Il sentiero passa attraverso boschi di conifere e pascoli alpini. Durante il percorso si possono ammirare le imponenti cime delle Odle e, con un po' di fortuna, avvistare anche la fauna selvatica del luogo.

In circa un’ora e mezza si arriva al rifugio delle Odle. Adatta anche ai bambini. In alternativa c’è un sentiero più stretto che si snoda passando per il bosco.

Km: 3,17
Tempo di percorrenza: 1 h 17 min
Dislivello: 310 m

Sia da Longiarü che da Zannes è possibile tornare in autobus al Passo delle Erbe. Le corse sono soggette a stagionalità, consigliamo di visionare il sito della mobilità Alto Adige.

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Trekking di più tappe per il Passo delle Erbe

 1. Monaco-Venezia

Il Passo delle Erbe è anche una tappa del trekking Monaco-Venezia, un sentiero di 550 km tra le Alpi che collega le città di Monaco di Baviera in Germania e Venezia in Italia, attraversando le Alpi. Lungo il percorso, che dura circa 3-4 settimane, si attraversano panorami mozzafiato di paesaggi alpini, foreste, pascoli e villaggi tradizionali seguendo antiche strade di transito.

2. Dolorama

Il percorso di trekking Dolorama è un itinerario di circa 60 km attraverso le Dolomiti, che si snoda attraverso valli, passi alpini e rifugi alpini. Il nome del percorso deriva dal fatto che il sentiero segue in gran parte sentieri panoramici dall’Alpe di Luson fino a Laion a 2356 metri s.l.m.

Il trekking può essere completato in 4 giorni, a seconda del ritmo di marcia e delle soste per la notte nei rifugi alpini lungo il percorso. La difficoltà del trekking varia a seconda della tratta e del dislivello, ma in generale è considerato un itinerario di media difficoltà e richiede una buona preparazione fisica.

Il percorso del Dolorama presenta punti panoramici tra i più belle delle Dolomiti, come le Odle, la Marmolada, lo Sciliar, il Sasso Lungo e ovviamente il Sass de Pütia.

La seconda tappa del Dolorama attraversa il Passo delle Erbe, partendo dal Rifugio Montemuro in direzione Rifugio Genova.

3. Alta Via nr.2

L'Alta Via n. 2 è un percorso di trekking che attraversa le Dolomiti orientali, in Italia. Lungo circa 180 km, il percorso segue le montagne dalla cittadina di Bressanone fino a Belluno, attraversando 8 gruppi dolomitici e alcune delle vette più spettacolari e suggestive delle Dolomiti, come il gruppo del Sella, le Pale di San Martino e la Marmolada.

La maggior parte del percorso si svolge ad alta quota, con dislivelli importanti e panorami mozzafiato. La difficoltà del percorso varia da media a impegnativa, con alcuni passaggi esposti e richiedenti attenzione.

Il Passo delle Erbe può quindi essere considerato una variante alla seconda tappa. La seconda tappa parte dal Rifugio Città di Bressanone (Plose Hütte) e conduce al rifugio Genova passando per la forcella del Pütia.

Il percorso richiede circa 10-15 giorni di cammino, a seconda della preparazione fisica e del ritmo di marcia, nonché delle soste programmate lungo il percorso.





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